Strane Straniere ruota intorno a due figure – l’essere donna e l’essere migrante – che comunemente vengono percepite come soggetti sociali deboli e mira tanto a superare gli stereotipi sulle migrazioni e sul femminile, quanto ad offrire una prospettiva inedita per riscoprire la forza dei legami di comunità e di reciprocità. Strane Straniere restituisce al pubblico, attraverso l’arte, le storie di donne immigrate che hanno creato un’impresa negli ambiti più disparati: dall’autoricambi alla cucina, dall’arte alla pesca, dalla tipografia alla sartoria, dall’autotrasporto all’editoria. Aida, Ljuba, Ana, Cristina, Lanbo, Manuela, Elsa, Gloria, Neda, Sonia, Vanja, Daisy, Margarita sono le donne che entrano nel racconto. Bulgaria, Croazia, Serbia, Romania, Tunisia, Nigeria, Iran, Colombia, Equador, Perù, India, Cina sono i paesi da cui provengono. La Strana Straniera è colei che attua il rovesciamento dell’idea di straniero.
Perché Strane Straniere.“La radice etimologica di strano e di straniero è la stessa: xenos. Lo straniero è colui di cui sospettare o accogliere con benevolenza, lo sconosciuto che non conosce le regole del luogo in cui approda, portatore di un altro sistema relazionale. La parola strano nasconde un’ambivalenza: fa coesistere più punti di vista. Strano è diverso dal solito, non comune, molto singolare, tale da destare meraviglia, curiosità, stupore. La Strana Straniera è colei che attua il rovesciamento dell’idea di straniero. La straniera dei nostri racconti inverte il presupposto spaesamento/accoglienza rielaborando il proprio sistema di regole. Si pone come datore di lavoro che immette sul mercato un prodotto/servizio, attiva un meccanismo di produzione e crea un’organizzazione produttiva, piuttosto che essere inglobata in un’entità produttiva esistente come forza lavoro. La costituzione di un’impresa realizza il rovesciamento prospettico. Ciò rappresenta la bizzarria della straniera. Le storie di queste donne mostrano il passaggio interno con cui si giunge a modificare il punto di fuga. La straniera trovandosi in un luogo altro rispetto a quello di provenienza, con due sistemi sociali e rituali differenti, analizza il sistema di appartenenza per trovare dentro di sé un alterità che le permetta l’entrata nel nuovo sistema. C’è chi arrivando politologa riscopre le radici della tessitura, chi dalla filosofia rintraccia le proprie origini culinarie, o dalla medicina rielabora le antiche tradizioni familiari di pratica di cura. Il guardare l’altro che è dentro di sé – non più giurista/criminologa, bensì appassionata di ricambi d’epoca – diventa l’origine di tale inversione. L’impresa che nasce lo rende esplicito, rappresenta il luogo fisico e metaforico in cui i due sistemi – di provenienza e di arrivo – allineano le differenze in una sequenza di ribaltamenti. L’ex datore di lavoro di cui si è rilevata l’impresa fallita, diventa parte della famiglia, da “padrone” a “padre”, e così assistito nella vecchiaia come vogliono le antiche tradizioni mediterranee. Lo strumento di produzione – telaio, ricambio,.. – sembra avere una valenza simbolica ed evocativa. Nella lettura della propria storia ognuna rintraccia un segno, un momento di visione dell’alterità in sé. E’ agganciandosi a questa immagine che nasce il progetto e l’integrazione con la città di arrivo. La differenza tra i due sistemi, e la soluzione personale di superamento/accettazione creano l’impresa. Lo spaesamento nel vagare nelle strade della città anima la ricerca di una soluzione che agisca su due piani relazionali: economico e sociale. La straniera cerca non solo una strategia per il proprio sostentamento economico, ma la modalità per entrare nel nuovo sistema rituale. La costituzione di un’impresa vede la donna immigrata innescare un nuovo meccanismo relazionale all’interno del corpo economico preesistente. Un’organizzazione produttiva che pur rispondendo a regole esistenti sul territorio (iscrizioni, permessi, ..) importa al suo interno caratteristiche proprie del sistema di provenienza.Aldilà delle diversità culturali, generazionali e di esperienze personali delle protagoniste, queste storie evidenziano la capacità di elaborare il trauma di un vissuto doloroso, di tessere relazioni dentro e fuori la propria comunità, e di sviluppare una progettualità per il futuro.” (note dell’autore Maria Antonietta Mariani – introduzione all’evento “Strane straniere Open Worksite not Only for Staff” Acquario Romano, 16 luglio 2014).
Il progetto inizia nel luglio 2013 con il sostegno del Dipartimento delle Politiche Sociali e dell’Integrazione della Provincia di Roma che lo selezionò per “Prevenzione Mille – Bando della Fraternità 2012”. L’approccio innovativo ha consentito un immediato e forte impatto sul pubblico e sulla stampa. Muovendo da un percorso di ricerca antropologica, il progetto ha dato vita negli ultimi quattro anni a una serie di attività e di prodotti comunicativi coinvolgendo diversi soggetti e istituzioni, ottenendo il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, del Comune di Roma, nonché i patrocini degli stessi, delle Ambasciate di Croazia, Serbia, Romania e Tunisia. Nel 2015 è stato segnalato, unico progetto italiano, dall’Euromediterranean Women’s Foundation tra le best practices all’interno del progetto CSO WINS – Politiche di Vicinato per la Società Civile dell’Unione Europea
Aattività realizzate: a partire dal 2013 vengono realizzati tre laboratori-performance e un grande evento “Strane straniere: Open Worksite not only for staff” all’Acquario Romano, in cui le donne condividono le proprie esperienze con la cittadinanza (con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea di varie Ambasciate, della Provincia e del Comune di Roma, il supporto dell’ Associazione Culturale Atelier, di sponsor come Unicredit e Casale del Giglio). Parallelamente il progetto avvia la produzione di materiale audiovisivo per permetterne la fruizione ad un pubblico più ampio. Nel 2015 viene realizzato il corto “Margarita” in collaborazione con l’AAMOD, Roma Capitale e l’Associazione Peer to Peer, nell’ambito de I Racconti del Lavoro Invisibile, presentato alla Casa Internazionale delle Donne e all’Isola del Cinema 2015. Dal progetto l’autrice Maria Antonietta Mariani trae l’idea e il soggetto dell’omonimo film documentario “Strane Straniere” prodotto da RaiCinema e Matrioska (regia Elisa Amoruso) distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il film ha ottenuto il contributo del MIBACT come film di interesse culturale e il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea ed è stato presentato tra gli altri alla Festa del Cinema di Roma 2016, al Festival del Cinema Italiano di Madrid e al Festival Internazionale del Laceno D’oro. Il film esce in sala nel marzo 2017.
Punti di Forza. Strane Straniere si differenzia da un intervento tradizionale di sensibilizzazione sui fenomeni migratori e di genere perché realizza l’incontro tra protagoniste e pubblico costruendo un racconto collettivo. Guarda all’immigrazione e al femminile dando voce ai personaggi, evidenziandone le spinte motivazionali, i comportamenti e l’impatto che essi producono non solo nelle rispettive esistenze, ma nella vita del territorio apportandovi inedite prospettive.
Le storie delle Strane Straniere raccontano come l’attesa e la speranza diventano idea, progetto e poi realtà imprenditoriali concrete. La capacità generatrice del femminile si rivela in tutta la sua potenza creatrice. Questo percorso diventa il nucleo dell’attività di comunicazione e di animazione. Il progetto che ha preso le mosse da un’analisi approfondita della realtà migratoria locale, si pone come obiettivo finale di contribuire al dibattito e alle azioni di sensibilizzazione sulle migrazioni e sulle politiche di genere a livello nazionale e europeo.
Links
http://www.facebook.com/stranestraniere
Copertura mediatica
TMNews/Sole24ore 08/2014
video https://youtu.be/p8AXIIW6wp0
RAI TG3 – https://youtu.be/mZqZw0BR8F8 Rai TG3 28/11/2013
Radio Vaticana http://it.radiovaticana.va/storico/2014/02/24/stranestraniere_storie_di_immigrate_in_italia_diventate/it1-776094
Hola mi gente http://www.ivoox.com/hola-mi-gente-audios-mp3_rf_2887340_1.html?autoplay=1
ANSAMED (arabic) 11/07/2014 http://www.ansa.it/ansamed/ar/notizie/people/integrazione/2014/07/11/-_ff9b6eae-7458-4eb8-84c1-36b91e7279cc.html
RADIO24 L’ altra Europa Ue e Medioriente 21/07/2014 http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/altra-europa/medioriente-104208-gSLAWhxYj
ANSA http://www.ansa.it/lifestyle/notizie/societa/integrazione/2017/03/02/strane-straniere-migranti-di-successo-video-aaeafb40-b537-401d-a8d9-7edab02dd2b8.html
Vanity Fair “Sono il vostro pezzo di ricambio” – 29 giugno 2016
Radioarticolo1 ElleCult 8/11/2016 Strane straniere. La rinascita in una terra sconosciuta https://shar.es/181iHE
Cinecittanews 02/03/2017 https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/69270/strane-straniere-migrazioni-a-lieto-fine.aspx
Il Manifesto 03/03/ 2017 https;//il manifesto.it/elisa-amoruso-e-il-mondo-di-donne-strane-straniere/
Askanews/Affari Italiani 02/03/2017 http://www.affaritaliani.it/coffee/video/spettacoli/strane-straniere-la-forza-di-5-donne-immigrate-di -successo.html
Il Sole 24 ore 02/03/2017 http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/video/lifestyle/strane-straniere-forza-5-donne-immigrate-e-successo/AEnkpxg
Osservatore Romano http://www.osservatoreromano.va/it/news/titolari-scambiate-commese#.Uu-nl_I5OQ4
Isola del cinema http://www.stranestraniere.com/essere-donne-e-insegnare-la-belleza-all-isola-del-cinema-html
Circolo degli Artisti http://www.circoloartisti.it/it/component/jevents/dettaglievento/496/-/-.html
Comune di Riano http://www.comune.riano.rm.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1068:terzo-appuntamento-con-strane-straniere-donne-imprenditrici-e-migranti&catid=12&Itemid=182
Partecipazione a eventi, rassegne e festival:
Casa Internazionale delle donne – I Racconti del Lavoro Invisibile, Roma 2015
Isola del Cinema (Essere Donna e Insegnare la Bellezza, edizione 2015, 2016 e 2017) Roma
Festa del Cinema di Roma Kino/Alice nella città 2016
Festival del Cinema Italiano di Madrid 2016
Laceno Doro Festival Internazionale 41° 2016
Karawan Fest 2016, Roma
Women Economic Forum 2016 – NewDelhi
8 marzo con Strane straniere (evento uscita film nelle sale italiane a cura di Istituto Luce Cinecittà) 2017
Apollo 11 per la rassegna Racconti dal vero, marzo 2017
Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, marzo 2017
BAFF Film Festival, marzo 2017
Roma Best Practices Award, aprile 2017
Teatro Tor Bella Monaca, Roma aprile 2017
MYArt Film Festival Cosenza, aprile 2017
Lisbon Film Festival, maggio 2017
Festival delle Culture Ravenna, maggio 2017
Musée National de l’histoire de l’immigration, maggio 2017
Etnofilmfest Monselice, giugno 2017
MFF Migranti Film Festival, giugno 2017
Musil Brescia – Sistema museale dell’Industria e del Lavoro per la rassegna “Lavoro migrante”, giugno 2017
Euganea Fil Festival, luglio 2017
Ventotene Film Festival, luglio 2017
Notti di Cinema a Piazza Vittorio, luglio 2017
RAI3 per la rassegna “Il Paese è reale”, agosto 2017
Sorry, the comment form is closed at this time.