Babylon Ring al MAXXI

BAbylon Ring è il suono creato dal mescolarsi delle diversità, il rumore della città. Perché lo spazio abitato non è mai silenzioso, solo le città fantasma lo sono.
Le migrazioni mutano le città. Affiorano identità multiple, emergono nuove identità. Quando la crisi incalza, le comunità e le città rischiano di sgretolarsi intimorite. E’ quello che accade alle città europee e alla stessa idea di Europa. Si smarrisce la fiducia, il coraggio di cercare altro fuori e dentro di sé, la libertà di creare e la capacità di tessere relazioni, tutto quello che consente all’individuo, alle comunità e alle città di immaginare il proprio futuro.
Baylon ring è ispirato alla vita di dodici donne provenienti da altrettante città del mondo – Tunisi, Bucarest, Belgrado, Pechino, Lima, Benin City, Teheran, Plovdiv, Cali, Huzhou, Calikut – attratte dal mito dell’Europa. Il materiale biografico e interpretativo – raccolto nel corso di un lavoro antropologico Strane Straniere art&anthropology project che attivando una rete sul territorio ha già prodotto dei laboratori/performance (2013-2014), una mostra (Strane straniere-Open Worksite not only for staff, Acquario romano luglio 2014) e un film documentario (Strane straniere, 2016) – viene rielaborato in un racconto più ampio. I personaggi, gli spazi e le relazioni entrano nella finzione e assumono una dimensione metaforica che ha sullo sfondo i mutamenti avvenuti in Europa negli ultimi trent’anni.
L’incontro casuale con una intrigante donna straniera dalla storia insolita, spinge la protagonista alla ricerca di altre storie. Quando l’esplorazione per le strade della città potrà dirsi conclusa? In una delle storie troverà la chiave che le indicherà il termine del viaggio. Saranno dodici i personaggi, il numero dell’unità e della trasformazione, della forza di essere liberi e coraggiosi, il simbolo di un nuovo inizio.
L’intero progetto si connota come pratica sociale. Il pubblico incontra i personaggi e le donne reali che li hanno ispirati attraverso la realizzazione di “reading-performance”. Le performance potranno essere ospitate nelle varie città europee adattandosi ai diversi contesti nazionali.